Dovete sapere che ognuna di noi ha dei follicoli piliferi, ma solo alcuni producono il pelo; gli altri vengono chiamati “papille dormienti” poichè sono inattivi ma potrebbero comunque risvegliarsi nel corso della vita in seguito a problemi endocrini, assunzione di farmaci o situazioni ormonali alterate come la gravidanza e la menopausa.
Ci sono dei fattori che influenzano la crescita del pelo nell’uomo. Eccone alcuni da tenere in considerazione:
- Gli ormoni:
a) ormoni androgeni (ormoni maschili), prodotti dai testicoli nell’uomo e in minor misura dal surrene in entrambi i sessi e dalle
ovaie nella donna;
b) ormoni estrogeni (ormoni femminili), prodotti in prevalenza dall’ovaio nella donna e in percentuale minore dalle ghiandole surrenali in entrambi i sessi e dai testicoli nell’uomo. - La stagione: in primavera e in autunno la crescita è maggiore.
- Le radiazioni: raggi solari soprattutto ultravioletti, stimolano la produzione
- La temperatura: con il caldo i peli crescono di più
- Le vitamine: le vitamine A, E, C, B5, B6 influenzano la crescita del pelo
- La circolazione: migliore è la circolazione, più attiva sarà la crescita
- L’età: col passare degli anni la crescita rallenta
Il ciclo del pelo
Per permettervi di capire meglio l’argomento, vi propongo una semplicissima lezione di anatomia del pelo, il cui ciclo di vita segue 3 precise fasi dalla durata di circa 16-18 mesi:
- Fase anagen: si tratta della fase di crescita del pelo, che si trova saldamente attaccato al bulbo pilifero. L’epilazione con luce pulsata o laser al diodo viene svolta solitamente in questo momento.
- Fase catagen: il pelo formato si avvia verso gli strati più superficiali dell’epidermide.
- Fase telogen: il bulbo cessa la sua attività, presto il pelo cadrà ed inizierà una nuova fase anagen.
Laser o luce pulsata?
La domande è sempre la stessa: quale delle due funziona meglio, e perchè? Per quanto mi riguarda trovo efficaci entrambi i sistemi di trattamento, con la sola differenza che il laser al diodo ha delle tempistiche nettamente inferiori rispetto alla luce pulsata, ed è anche più preciso. Se prima, con la luce pulsata, il tempo di lavoro in cabina era di un’ora, adesso, grazie al laser al diodo, possiamo effettuare una seduta di 15-20 minuti, decisamente più rapida.
In entrambi i casi il dolore è praticamente nullo e l’unica avvertenza da tenere in considerazione riguarda l’utilizzo di alcune tipologie di farmaci fotosensibilizzanti e l’esposizione solare, ma sarà direttamente l’operatrice a fornirvi tutte le direttive in fase di consulenza.