In Ayurveda, la bellezza sia interiore che esteriore sono considerate profondamente connesse: dobbiamo curare al meglio noi stessi sia a livello estetico, fisico e alimentare che intellettuale e spirituale, per poter diventare fisicamente e caratterialmente radiosi e attraenti, indipendentemente dal nostro aspetto fisico.
Secondo gli orientamenti generali della filosofia orientale e della sua visione del benessere, la bellezza può essere considerata a livello esteriore, interiore, e potenziale o nascosto. Chi è in grado di bilanciare il livello esteriore con quello interiore, sarà anche in grado di portare alla luce il livello nascosto.
La bellezza esteriore è associata all’aspetto fisico, ed esprime l’idea di bellezza in senso visivo e percettivo. Sotto questo aspetto vengono considerate le caratteristiche fisiche della persona come il profilo del corpo, il tono della pelle e dei tessuti, la qualità dei capelli e delle unghie.
L’Ayurveda da sempre sostiene che la bellezza non è una semplice caratteristica esteriore, ma il risultato di una salute e di una vitalità fisica in senso generale, che deve essere mantenuta e potenziata con una costante e quotidiana cura di sé.
Oltre ad adottare dei rimedi cosmetici, è necessario approfondire la conoscenza del proprio essere fisico e spirituale per poter sviluppare uno stile di vita in grado di tirare fuori il meglio da noi stessi, ossia quella bellezza nascosta che andrà a influenzare positivamente sia il nostro aspetto esteriore che quello interiore.
La bellezza interiore è il risultato delle qualità della persona. Queste, così come le caratteristiche fisiche, sono in parte determinate già al momento della nascita.
Ma se l’aspetto e la forma fisica possono essere perfezionati grazie alla dieta, al massaggio e allo stile di vita, così è possibile intervenire sulla propria mente e sulla propria personalità per coltivare una bellezza interiore, rafforzando così il carisma e il fascino.
La bellezza potenziale o nascosta si riferisce all’energia, all’intuito, all’ispirazione e a tutte quelle qualità capaci di influenzare sia l’aspetto esteriore che quello interiore.
Sviluppare queste qualità richiede tempo, pazienza, volontà e disponibilità a imparare: solo così si può conquistare quella maturazione che garantirà una bellezza duratura, che continuerà a scaturire da noi e ad essere percepita all’esterno.
Rituali benessere per ciascuno dei tre Dosha
Vediamo ora meglio le tre tipologie energetiche, ossia i Dosha.
- “Le persone a prevalenza Vata (aria + spazio) tendono ad avere pelle secca, sottile e sensibile e un fisico naturalmente snello. Il loro problema è l’invecchiamento cutaneo precoce. Per questo il rituale su misura è http://VATA ABHYANGA
- . La seconda tipologia è Pitta (fuoco + acqua): la corporatura è media, il peso più o meno stabile, ma solido, la pelle reattiva al caldo e spesso con tendenza all’acne. http://PITTA ABHYANGA
- Il terzo Dosha prende il nome di Kapha (acqua + terra): chi vi appartiene tende ai chiletti di troppo e ha una cute a tendenza impura, con pori dilatati e punti neri. http://KAPHA ABHYANGA