Definizione di Pranayama
E’ il quarto passo dello Yoga sutra di Patanjali.
E’ composto da due parole PRANA che significa energia, respiro, forza, e Yama che significa controllo possiamo definirlo controllo del respiro.
Cosa modifica il Pranayama?
Il Pranayama modifica il ritmo del respiro che normalmente avviene in modo involontario in respiro volontario generando un’ azione sul sistema neuro vegetativo ottenendo funzioni fisiche e mentali volontarie.
“Se la mente influenza il corpo, anche il corpo può influenzare la mente!”
Qual è la funzione del sistema neurovegetativo?
Il sistema nervoso vegetativo è l’insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le cosiddette funzioni vegetative, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario; per questo viene definito anche sistema autonomo, involontario o viscerale.)
Si possono avere diversi effetti benefici
- Sull’ apparato respiratorio
- Sul sistema nervoso
- Sulla postura
- Pressione toracica e addominale
- Sull’ apparato muscolare
- Sull’ apparato digestivo
- Sull’apparato circolatorio
Pranayama è definito anche respirazione yogica e si compone di 3 fasi
- Inspirazione (puraka) che stimola l’organismo I polmoni vengono riempiti d’aria a velocità costante e controllata.
- Espirazione(rechaka) che espelle l’aria carica di tossine
- Ritenzione del respiro(kumbhaka) a pieno e a vuoto che distribuisce l’energia in tutto il corpo
E’ molto importante
- Aver praticato qualche Asana
- Aver praticato delle purificazioni
- Mantenere una posizione immobile ed eretta e comoda